Dal primo gennaio 2019 è soppresso il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI).
E’ quanto approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 12 dicembre 2018 con il decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e sostegno per cittadini imprese e PA. La nota del Governo del 12 dicembre riassume le principali misure approvate. Il Decreto legge 14 dicembre 2018 n.135 è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.290 del 14 dicembre 2018.
Vengono così aboliti anche i contributi da versare per la costituzione e il funzionamento del Sistri a carico degli operatori iscritti con un contributo annuale.
Sempre dall’inizio del prossimo anno, dalla stessa data “e fino alla definizione ed alla piena operatività di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti organizzato e gestito direttamente dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare“, i soggetti tenuti alla tracciabilità dei rifiuti compiranno i propri adempimenti attraverso il ricorso a moduli cartacei, compilando i registri di carico e scarico e formulari di identificazione. Tracciabilità che resterà quindi in formato cartaceo in attesa di un nuovo sistema gestito dal Ministero dell’Ambiente in linea con l’assetto normativo vigente e comunitario.
Sul fronte dell’End of Waste’ (la normativa che indica cosa si può fare col rifiuto riciclabile, e quando diventa ‘materia prima seconda’), verrebbe reintrodotta la possibilità, da parte degli enti deputati, di stabilire caso per caso i criteri secondo i quali cessa la qualifica di rifiuto, dopo una sentenza in direzione avversa del Consiglio di Stato.
Secondo il sottosegretario all’Ambiente, Salvatore Micillo (M5S), al prossimo Consiglio dei ministri potrebbe già essere presentato un decreto sull’End of Waste.