Mentre la nostra agricoltura attraversa tempi difficili e cerca nuovi sbocchi più affini al settore secondario che al primario (biogas, compostaggi, spandimento reflui, ecc.) l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) presenta all’Expo di Milano la sua sperimentazione per l’agricoltura del futuro. La prima «Vertical Farm» italiana è a tre zeri: zero pesticidi, zero chilometri, zero consumo di suolo. Le piante (lattuga e basilico) sono coltivate su più strati, in cubetti di torba pressata immersi in acqua con soluzioni nutritive a riciclo continuo (sistema idroponico), l’illuminazione è con Led ad alta efficienza che riproducono il ciclo della fotosintesi clorofilliana. La produzione è praticamente doppia rispetto alle colture tradizionali: per l’insalata, ad esempio, si passa da 6 a 14 cicli di raccolta/anno per ogni piano, con un risparmio del 95% di acqua (2 soli litri per un 1 chilo di lattuga contro i 40-45 litri/kg in un campo tradizionale).
L’auspicio è che i tempi di crisi continuino a creare le condizioni ottimali per sperimentare innovazioni sostenibili a vantaggio delle generazioni future.